Libri e altre scritture
Filastrocche per G BABY
Rivista mensile per i più piccoli della PERIODICI SAN PAOLO


  • 1. Bicicletta
  • 2. Disordinato!
  • 3. Dondola dondola cantilena
  • 4. Ecco io!
  • 5. Son caduto!
  • 6. La vita fino a tre
  • 7. Fiaba di Nano Manina
  • 8. Indovinelli delle ore
  • 9. Filastrocca per giocare coi pesci
  • 10. Filastrocca di casa e scuola
  • 11. Filastrocca della cena col mondo
  • 12. Filastrocca di mamma di mare
  • 13. Filastrocca dentro e fuori
  • 14. Filastrocca delle stelle
  • 15. Filastrocca per i compleanni
  • 16. Filastrocca per contare
  • 17. Filastrocca del sonnellino dopopranzo
  • 18. Filastrocca di Giugno
  • 19. Filastrocca della pipì
  • 20. Filastrocca dei nascondigli
  • 21. Filastrocca Casamondo
  • 22. Filastrocca Scacciamosche
  • 23. Filastrocca del pane con mondo
  • 24. Filastrocca degli alberi di Natale
  • 25. Marcia degli elefanti
  • 26. Filastrocca mascherata
  • 27. Filastrocca degli uccellini volanti
  • 28. Filastrocca del ritorno dal lavoro
  • 29. Filastrocca del pianto
  • 30. Filastrocca delle parole
  • 31. Filastrocca della luce del giorno
  • 32. Filastrocca ballerina
  • 33. Filastrocca che non è
  • 34. Filastrocca delle facce
  • 35. Indovinello di chi sta arrivando
  • 36. Filastrocca di Natale
  • 37. Nino e Nina di gennaio
  • 38. Nino e Nina di febbraio
  • 39. Nino e Nina di marzo
  • 40. Nino e Nina di aprile
  • 41. Nino e Nina di maggio
  • 42. Nino e Nina di giugno
  • 43. Nino e Nina di luglio
  • 44. Nino e Nina d'agosto
  • 45. Nino e Nina di settembre
  • 46. Nino e Nina d'ottobre
  • 47. Nino e Nina di novembre
  • 48. Nino e Nina di dicembre




  •  Alla Home Page di Bruno Tognolini



    Nel novembre 2010 Padre Stefano Gorla, direttore della rivista G Baby (per il prescolare 3-6 anni) e de il Giornalino ("la settimana formato ragazzi"), della Periodici San Paolo, mi ha invitato a contribuire con le mie filastrocche alla rivista G Baby, e in prospettiva anche al Giornalino.
    Ecco le filastrocche che sono state pubblicate finora.



    BICICLETTA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.1/2011 Gennaio
    Tavola dalla rivista (JPG 132 KB)


    Bici bici bicicletta
    Cavalcioni cavalletta
    Piede piede nei pedali
    Ruota ruota con le ali

    Quando ero piccolino
    Camminavo a quattro zampe
    Ora invece io cammino
    Con due gambe!

    Quando andavo sul triciclo
    Io correvo con tre ruote
    Ora corro anche più in fretta
    Su due ruote con la... bicicletta!

    Bici bici bicicletta
    Cavalcioni cavalletta
    Piede piede nei pedali
    Ruota ruota con le ali

    Quattro zampe
    Poi due gambe
    Poi tre ruote
    Poi due ruote
    Poi una ruota
    Un piede solo
    E poi niente
    Volo!


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    DISORDINATO!
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.2/2011 Febbraio
    Tavola dalla rivista (JPG 120 KB)


    Se tu hai un naso sotto due occhi
    Metti in bell'ordine anche i balocchi
    Se invece gli occhi ce li hai sotto il naso
    Lasciali sparsi, buttali a caso

    Se in fondo al braccio hai la tua mano
    Appendi bene il tuo asciugamano
    Se hai un piede in fondo al tuo braccio
    Buttalo in terra come uno straccio

    Tutte le cose hanno un loro posto
    Io metto in ordine, io lo conosco
    Tutto riposa, tutto ritorna
    Tutto ritrova la calma e la forma

    Ma quando sogno, dentro la notte
    Tutte le cose sono pasticciate
    Il prima è dopo, il sopra è sotto
    Tutto è confuso, il mondo si è rotto

    Ma poi mi sveglio, ecco il lettino
    Ecco la lampada sul comodino
    Tutto in bell'ordine: oh, meno male!
    Via, posso disordinare!


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    DONDOLA DONDOLA CANTILENA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.3/2011 Marzo


    Volo avanti
    Vedo il cielo
    Volo indietro
    Vedo il suolo
    Volo avanti
    Salgo leggero
    Volo indietro
    Cado nel volo
    Spingimi bene, amico mio
    Poi quando scendo ti spingo io
    Fami volare
    Fammi tornare
    Sopra nei monti poi sotto nel mare
    Spingimi al sole
    Tirami all'ombra
    Forse ti vedo ma forse mi sembra
    Vedo e vado in altalena
    Dondola dondola cantilena
    Vedo su, volo giù
    Scendo per terra e ora voli tu!


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    ECCO IO!
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.4/2011 Aprile


    Pìo! Pìo! Ciripìo!
    Io lo so chi sono io!
    Un pulcino nel pollaio
    Un topino nel topaio
    Un ragnino nel ragnaio
    Un bambino nel bimbaio
    Faccio pìo pìo pìo!
    Perché so che sono io
    Che lo dico, che lo strillo
    Con vocine fatte a spillo
    Tu mi vedi, tu mi senti
    Zitto zitto! Ho mal di testa!
    E ti stufi, ti lamenti
    Zitto zitto, adesso basta!
    Ma io, pìo pìo pìo!
    Faccio questo pigolìo
    Che vuol dire sono qui
    Piripìo e ciricì!
    Che vuol dire adesso è giorno
    E io allora corro intorno
    Giro e prillo intorno a te
    Tutto brilla, tutto c'è
    Brilla e trilla il mondo mio
    Ed in questo scintillìo
    Pìo! Pìo! Ciripìo!
    Ecco io!


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    SON CADUTO!
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.5/2011 Maggio


    Ahi! Ahi! Son caduto!
    Son rimasto qui seduto
    Mi son fatto male al piede
    C'è la bua ma non si vede
    Mi son fatto male al dito
    Non c'è sangue ma è ferito
    Mi son fatto male al mento
    Non c'è il segno ma lo sento
    Mi son fatto molto male
    Molto male dappertutto
    E ora non mi posso alzare
    Son caduto!

    Cosa dici? Caramella?
    Un fetta di ciambella?
    Le frittelle con le mele?
    Un cartone della tele?
    Poi più tardi viene zia?
    Mi dirà questa poesia?
    Forse sì, mi posso alzare
    Il dolore è già finito
    Ora non mi fa più male
    Son guarito!


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    LA VITA FINO A TRE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.6/2011 Giugno


    Prima di oggi c'è ieri
    Dopo di oggi domani
    Lo penso nei miei pensieri
    Lo conto sulle mie mani

    Ieri, oggi, domani
    Uno, due, tre
    Io la so prendere
    Con le mie mani
    Tutta la vita che c'è

    Prima di essere un uomo
    Il mio papà era bambino
    Il suo papà era il nonno
    Io sono il nipotino

    Nonno, padre, figlio
    Uno, due, tre
    Stringo la mano
    La prendo e la piglio
    Tutta la vita che c'è

    Pollice, indice, medio
    La mano basta
    Prende la vita
    E per capire quello che resta
    Restano altre due dita


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    FIABA DI NANO MANINA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.7/2011 Luglio


    C'era una volta un nano
    Eccolo qui, è la tua mano
    Questa è la fiaba di Nano Manina
    Nano cammina cammina

    Va nella buia foresta
    Eccola qui, è la tua testa
    Piena di alberi, pieni di uccelli
    Eccoli qui, i tuoi capelli

    Trova una bella cavalla
    Eccola qui, è la tua spalla
    Nano cavalca nel regno di Francia
    Eccolo qui, è la tua pancia

    Trova due streghe un po' strambe
    Eccole, son le tue gambe
    Trova due principi, guarda, li vedi?
    Eccoli, sono i tuoi piedi

    Questa è una fiaba speciale
    Corre le stanze, scende le scale
    Mangia la pappa, dice buongiorno
    Ride e poi scappa, rotola intorno
    Comincia sempre e non finisce più
    Perché la fiaba sei tu


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    INDOVINELLI DELLE ORE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.8/2011 Agosto


    Comincia il giorno, mi guardo intorno
    In mezzo al cielo c'è un occhio di forno
    Ma io conosco le giuste parole
    Quel giallo tondo si chiama...

    Sole nel cielo cammina cammina
    Dalla finestra si affaccia in cucina
    Sente un profumo di sugo di manzo
    E si prepara perch?? è ora di...

    Pranzo finito, buon appetito
    L'occhio del sole è un po' insonnolito
    Ora è arrivato a metà del suo viaggio
    Fa un pisolino perché è il pome...

    Il pomeriggio è sempre più anziano
    Sole tramonta lontano lontano
    L'aria è una favola azzurra e leggera
    Apre le ali e spalanca la...

    La sera si specchia, l'azzurro s'invecchia
    Il giorno è finito, il cielo sparecchia
    Le stelle son mille, la lampada è una
    Arriva la notte e si accende la???


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    FILASTROCCA PER GIOCARE COI PESCI
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.9/2011 Settembre


    Io vado al mare,
    non so nuotare,
    ma non fa niente perché ho il salvagente.
    Il sole brilla,
    il mare strilla:
    "Vieni a giocare, tu, piccola anguilla!"
    Io gioco a spruzzi,
    coi pesci pazzi,
    coi pesci bimbi e gli squali ragazzi.
    Il mare luccica,
    la sabbia è gialla,
    gioco rimbalzi con il pesce palla.
    Col pesce sabbia
    e col pesce secchiello.
    Col pesce sega
    e col pesce martello.
    Col pesce mamma
    e col pesce zia,
    che dice: "È ora di andare via!"
    La mamma chiama:
    "È tardi! Fuori!"
    Ma io faccio schiuma di tutti i colori.
    "Avanti! Sbrigati!"
    "Allora? Esci?"
    Va bene, uffa, ma restiamo pesci!
    I bimbi in acqua,
    i pesci in spiaggia,
    escono e spruzzano come una pioggia.
    Noi siamo pesci
    fuori dal mare,
    e ce ne andiamo in mezzo alla gente,
    coi salvapesci
    come salvagente.


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    FILASTROCCA DI CASA E SCUOLA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.10/2011 Ottobre


    Se resti a casa, i grandi se ne vanno al lavoro,
    vedono i posti e i mondi,
    e sanno tutto loro.
    E quando poi ritornano,
    dopo gli abbracci e i salti,
    son loro che raccontano
    e tu ascolti.

    Ma se tu vai a scuola,
    ogni giorno dell'anno
    ti succedono cose
    che le mamme non sanno.
    E quando torni a casa,
    per una buona volta,
    sei tu che le racconti
    e mamma ascolta.


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    FILASTROCCA DELLA CENA COL MONDO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.11/2011 Novembre


    Un orso bianco bianco
    è scoppiato e si è diviso,
    e nel mio piatto bianco
    io mangio bianco riso.

    Due grassotti porcelli
    han perso le zampine,
    son diventati verdi:
    io mangio due zucchine.

    Al leone è cascata
    la gran criniera d'oro,
    e la mamma l'ha cotta:
    spaghetti al pomodoro.

    La luna zucca vuota
    ha spento la candela.
    La mamma l'ha sbucciata:
    e io mangio la mela.

    Che cena buona questa!
    Che cibo della festa!
    Nel mio piattino tondo
    mi mangio tutto il cielo e tutto il mondo.


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    FILASTROCCA DI MAMMA DI MARE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.12/2011 Dicembre


    La tua manina è un piccolo polpo,
    che se mi vede si chiude di colpo.
    Polpo manina,
    che si avvicina,
    dopo mi vede:
    POLPO SI CHIUDE!

    La tua manina è una stella marina,
    che in fondo al mare cammina cammina.
    Prima era in cielo,
    poi fa un bel volo,
    prova a nuotare:
    STELLA DI MARE!

    La tua linguina è una piccola anguilla,
    che nella tana riposa tranquilla.
    Linguina anguilla,
    dentro tranquilla,
    poi passa un pesce:
    ANGUILLA ESCE! (Mmm!)

    E adesso guardami, chiudi le ciglia,
    perché i tuoi occhi sono conchiglia.
    Ciglia conchiglia,
    tu meraviglia,
    mamma di mare,
    continua a cantare.
    Finché tu giochi
    posso vederle:
    Apri i tuoi occhi,
    ??? DUE PERLE!


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    FILASTROCCA DENTRO E FUORI
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.1/2012 Gennaio


    Dentro il cassetto
    c'è il pigiamino mio.
    Quando lo metto
    dentro lui ci sono io.
    Metto le calze,
    quando mi alzo.
    Dentro le calze
    però io sono scalzo.
    Fuori sul tavolo
    vedo un'arancia.
    Ma se la mangio
    lei è dentro la mia pancia.
    Dentro di me
    si muovono i pensieri.
    Tu non li vedi,
    son trasparenti:
    ma se li dico vanno fuori
    e tu li senti.
    Il mondo è fuori,
    e io ci sono dentro.
    In alto è il cielo
    con il bel sole al centro.
    E per finire
    questa sciocca filastrocca,
    fuori la lingua
    da dentro quella bocca!


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    FILASTROCCA DELLE STELLE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.2/2012 Febbraio


    Le stelle sono tante,
    un miliardo più mille,
    sono api del cielo
    con ali di scintille.
    Le stelle son moltissime,
    un triliardo più una,
    tante piccole papere
    che seguono la luna.
    Le stelle sono petali
    nel vento della notte,
    cadute dalle nuvole
    ma non si sono rotte.
    Sono stelle cadenti,
    sono puntine fisse,
    e tutte sono altissime,
    anche quelle più basse.
    Le stelle son lassù,
    e io sono quaggiù,
    ma il cielo gira e volta
    e non capisco più.
    Io sono nelle stelle,
    i cieli sono miei:
    il buio è la mia pelle,
    le stelle sono i nei.


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    FILASTROCCA PER I COMPLEANNI DI QUESTO MESE
    (e di tutti gli altri)

    Periodici San Paolo, "G Baby", n.3/2012 Marzo


    Arriva marzo, tuo compleanno,
    tutte le stelle del cielo lo sanno,
    la luna aggiunge la sua candelina:
    auguri bambino, auguri bambina!
    Cresci bellissimo, cresci stupenda.
    In altalena la vita ti prenda.
    Splenda nel sole la tua gioia pazza.
    In sedia d'oro ti portino in piazza.
    Splendano grandi due piene,
    mamma e pap?? che ti vogliono bene.
    Corri tranquilla, gioca contento,
    ti tenga forte la mano del vento.
    La strada è vecchia, la vita è nuova,
    cadi e rialzati, prova e riprova.
    E adesso spegni le tue candeline,
    tanto ti illumina senza mai fine
    la Luce Fiore che non passerà
    nel cuore di mamma e papà.


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    FILASTROCCA PER CONTARE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.4/2012 Aprile


    Uno e uno due,
    due e due quattro,
    quattro e quattr'otto.
    Corna del bue,
    zampe del gatto,
    capito tutto!
    Conto la vita
    sulle mie dita,
    conto su petali
    di margherita.
    Petalo pollice,
    petalo indice:
    uno due, tre e quattro???
    Mignolo chiudilo,
    pugno riaprilo:
    cinque, sei, sette, otto???
    Conto contento
    nuvole a strisce
    e spicchi d'arancia.
    Via fino a cento
    e quando finisce
    poi ricomincia.
    Centouno, centodue, centrotre, centoquattro...


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    FILASTROCCA DEL SONNELLINO DOPOPRANZO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.5/2012 Maggio


    Buon appetito,
    pranzo finito,
    tolgo le scarpe,
    tolgo il vestito.
    Ora c'è il peggio
    del pomeriggio:
    devo star fermo
    fino a che dormo.
    Ma passa il tempo
    e poi viene il meglio,
    perché mi sveglio!
    Quando mi sveglio
    il sole c'è ancora.
    Quando mi sveglio
    sto meglio di adesso.
    Quando mi sveglio
    è passata già un'ora,
    e se non passa
    mi sveglio lo stesso.
    Quando mi sveglio
    c'è mamma, la chiamo,
    lei viene, mi veste e giochiamo.


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    FILASTROCCA DI GIUGNO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.6/2012 Giugno


    Bambini a giugno,
    piedini a bagno,
    giorni di sogno
    col sole nel pugno.

    Rondini in volo,
    caldo che torna,
    il sole in cielo
    ha la coda e le corna.

    Sole leone,
    luna leonessa,
    stelle corone
    di una principessa.

    Giorni più pieni,
    tu giocherai.
    Giugno che vieni
    non finire mai!

    Ma se finisci
    non mi rattristo,
    perché ho capito
    questo:
    se giugno è un sogno
    quando mi sveglio
    poi viene il meglio:
    LUGLIO!


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    FILASTROCCA DELLA PIPÌ
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.7/2012 Luglio


    La pipì di un topolino
    ha il suo piccolo vasino
    dentro un guscio di pinolo:
    uno solo!

    La pipì di un uccellino
    ha il grandissimo vasino
    di chi fa pipì nel volo:
    tutto il cielo!

    La pipì di un elefante,
    che fa una pipì gigante,
    ha il suo personale bagno:
    nello stagno!

    La pipì di voi bambini
    non va più nei pannolini,
    perché ormai siete cresciuti:
    benvenuti!

    Benvenuti in questi mondi,
    fra le cose di noi grandi,
    nella vita che è un bel sogno,
    dove per entrare passi
    per il bagno!


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    FILASTROCCA DEI NASCONDIGLI
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.8/2012 Agosto


    Chi c'è? Chi c'è? Chi c'è?
    Chi c'è laggiù?
    Chi c'è nascosto lì,
    che fa cucù?

    Buco nel buio tiepido,
    molle di molle muschio.
    Frullo di cuore rapido,
    dolce piccolo maschio.

    Quanti cuccioli figli
    son là dentro?
    Nei loro nascondigli
    io non entro!

    Sorrisi al buio brillano,
    occhi guardano su:
    forse c'è? uno scoiattolo,
    o forse... CI SEI TU!


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    FILASTROCCA CASAMONDO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.9/2012 Settembre


    Oggi i grandi vanno a scuola
    per studiare geografia,
    io che non ci vado ancora
    me la studio in casa mia.
    La mia camera è l'Italia
    posto mio, dove sto bene.
    La cucina poi è l'Europa
    dove siamo tutti insieme.
    Stanza di mamma e papà
    è l'America importante.
    Il salone col sofà
    l'Asia strana affascinante.
    Il terrazzo con i fiori
    la mia Africa boscosa,
    e la camera degli ospiti
    è l'Australia misteriosa.
    La soffitta è il Polo Nord,
    la cantina il Polo Sud.
    Ma c'è un posto in mezzo ai posti,
    quello che io amo di più.

    È l'andito, l'oceano più profondo
    dove io navigo per tutto il Casamondo.


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    FILASTROCCA SCACCIAMOSCHE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.10/2012 Ottobre


    Mosca, ape, moscerino
    che mi ronzi tutto intorno,
    non ti stufi, stupidino,
    di volare tutto il giorno?

    Perché voli intorno a me,
    essere ridicolo?
    Cosa cerchi, cosa c'è?
    Sai che sei in pericolo?

    Vespa vispa nera a gialla,
    tu moscone coleottero,
    leggerissima farfalla,
    tu libellula elicottero...

    Tutti in volo! Emergenza!
    Zanzarine, moscerine,
    decollare con urgenza,
    o sarà la vostra fine!

    Sparite, prima che mamma vi veda!
    Perché ora torna con l'insetticida!


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    FILASTROCCA DEL PANE CON MONDO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.11/2012 Novembre


    Fame, che fame! Fammi un panino!
    Pane con mondo per l'uomo bambino.

    L'erba che ha fame mangia la luce,
    raggio di sole la nutre e le piace.

    Mucca che ha fame mangia quell'erba,
    in quattro stomaci lei la conserva.

    Vitello ha fame e succhia il suo latte,
    erba disciolta con luna di notte.

    Gallina ha fame e mangia un vermetto,
    poi fa il suo uovo rotondo e perfetto.

    Io che son cucciolo, bocca affamata,
    mangio erba verde con l'insalata,
    mangio la mucca con la bistecca,
    mangio il suo latte, formaggio che affetta,
    mangio del pollo la coscetta buona,
    mangio le uova che fa la gallina...

    Giostra di fame, ruota armoniosa,
    tutti che mangiano la loro cosa:
    la carne o l'erba, i semi o i frutti...
    E l'uomo mangia le cose di tutti!

    Fame, che fame! Cerchio rotondo!
    Io mangio pane con mondo!


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    FILASTROCCA DEGLI ALBERI DI NATALE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.12/2012 Dicembre


    Ma dove vanno gli alberi
    dei Natali passati?
    Aspettano negli angoli,
    addormentati, soli.
    Angeli boscaioli
    passano col carretto,
    li prendono e li piantano
    in un bosco perfetto.
    Lì tutti si riaccendono
    abbaglianti di stelle,
    sfolgoranti d'argento,
    trecento volte mille!
    La foresta di luce
    alla fine del mondo,
    dove corri felice
    nel tuo sonno profondo.
    Mentre intorno sussurrano
    i boschi eterni e scuri,
    dove attendono gli alberi
    dei Natali futuri.


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    MARCIA DEGLI ELEFANTI
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.1/2013 Gennaio

    Trum, trum! Trum, trum!
    Gli elefanti camminanti,
    cuori giganti, piedi pesanti,
    vanno e vanno. E dove vanno?
    In un bel posto che loro lo sanno.
    Vanno insieme, vanno in branco,
    tutti in fila ma alcuni di fianco.
    Rompono rami, sfrondano foglie,
    se c'è qualcuno davanti si toglie.
    Le scimmie guardano dai loro rami,
    fanno domande, fanno richiami:
    "Ma dove andate, si può sapere?"
    Vengono panda, pitoni, pantere,
    tutti domandano, ma loro zitti:
    trum, trum, tirano dritti!
    Perché sono i Re Elefanti,
    cuori giganti, piedi pesanti,
    grandi vite camminanti.
    E dove vanno?
    Avanti!


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    FILASTROCCA MASCHERATA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.2/2013 Febbraio

    Quando gioco, io dico:
    "Io ero un re guerriero,
    tu eri il mio nemico,
    eri mio prigioniero".
    Ma quando è Carnevale
    io non dico "io ero"!
    Ecco il magico dono:
    mi maschero davvero
    e dico "io sono"!

    "Mamma, sono un vampiro!"
    "Aiuto, c'è un vampiro!"
    "Uuuhhh! Ora ti acchiappo!"
    "Aiuto, dove scappo?"
    "Arrivo, ora ti piglio!"
    "Dove sarà mio figlio?
    Il vampiro è vicino,
    aiuto, ora mi prende!
    Se non c'è il mio bambino
    nessuno mi difende!"

    Allora su la maschera!
    "Eccomi! Sono io!"
    E la mamma mi abbraccia:
    "Sei tu, bambino mio!"
    E allora giù la maschera
    di nuovo sulla faccia.
    "No, io sono un vampiro!"
    "Aiuto, c'è un Vampiro!"
    "Uuuhhh! Ora ti acchiappo!"
    "Aiuto, dove scappo?"


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    FILASTROCCA DEGLI UCCELLINI VOLANTI
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.3/2013 Marzo

    Uccellini leggeri,
    disegnini lontani,
    arrivano da ieri
    e volano a domani.

    Ragazzini del cielo,
    si fermano su un ramo
    poi riprendono il volo,
    io li vedo e li chiamo.

    Eccoli, in alto in alto,
    nel cielo sconosciuto.
    Li vedo e faccio un salto
    per mandargli un saluto.

    Voi siete su, io giù,
    voi lontani, io vicino.
    Voi siete mille e più,
    io uno solo, e bambino.

    Volate via lontano,
    che cosa posso farci?
    Fare ciao con la mano.
    Arrivederci!


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    FILASTROCCA DEL RITORNO DAL LAVORO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.4/2013 Aprile

    Tu sei la carciofetta!
    Tu sei la paperetta!
    Tu sei la mia pallotta,
    babballotta che mi aspetta!

    I grandi stanno a casa
    e poi vanno al lavoro:
    un posto sconosciuto
    che lo sanno solo loro.

    Ma poi viene la sera
    e i grandi allora tornano:
    le strade in fretta corrono,
    le scale in fretta salgono,
    le chiavi in fretta girano,
    i passi in fretta arrivano.
    In fretta, di fretta,
    con fretta sempre più,
    perché lì in cameretta
    che li aspetta
    ci sei tu!

    Tu sei la carciofetta!
    Tu sei la paperetta!
    Tu sei la mia pallotta,
    babballotta che mi aspetta!

    Là fuori c'è il lavoro,
    devo farlo, lo faccio.
    Ma ora son tornata,
    son tornato,
    vieni in braccio!


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    FILASTROCCA DEL PIANTO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.5/2013 Maggio

    Pirulìn piangeva piano.
    Voleva un aeroplano.
    La mamma non l'aveva:
    Pirulìn Pirulìn piangeva.

    Le lacrime cadenti
    dagli occhi goccia a goccia,
    le guance due elefanti
    che facevano la doccia.

    La mamma consolava,
    carezze e fazzoletto.
    Però non funzionava,
    s'era aperto il rubinetto.

    A mezzogiorno in punto
    nel cielo passa un punto,
    minuscolo e lontano.
    Pirulìn! C'è l'aereoplano!

    Aereoplano volante!
    La gente guarda su.
    Non c'era scritto niente, ma
    Pirulìn non piange più.


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    FILASTROCCA DELLE PAROLE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.6/2013 Giugno

    Io adesso so parlare,
    conosco le parole:
    so dire mamma, mare,
    so dire sale, sole.

    Ogni giorno è una scuola
    dove imparo a capire.
    Se sento una parola
    io so cosa vuol dire.

    Perché lei VUOLE dire!
    La parolina parla!
    Vuole farsi sentire
    e io voglio ascoltarla!

    Ogni parola è come
    una bocca affettuosa.
    Ogni parola è un nome
    per chiamare una cosa.

    Come si chiama quello,
    come si chiama tutto,
    cosa vuol dire bello,
    cosa vuol dire brutto.

    Cosa vuol dire no,
    cosa vuol dire mio.
    E un giorno capirò
    che cosa voglio dire io.


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    FILASTROCCA DELLA LUCE DEL GIORNO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.7/2013 Luglio

    La luce del giorno è una bimba,
    si chiama Lucia.
    Ha sguardo di squilli di tromba,
    di azzurra magia.
    All'alba si sveglia,
    sospira, sbadiglia,
    fa un grande starnuto,
    ed una cascata di blu meraviglia
    va giù dappertutto.

    Più tardi la luce è una mamma,
    si chiama Lucia.
    Lo sguardo è un azzurro di fiamma,
    di calma allegria.
    Il mondo riposa,
    con le labbra rosa
    lei sa cosa dire.
    E sotto il suo sguardo ogni cosa
    continua a fiorire.

    Di sera la luce è una donna,
    si chiama Lucia.
    Si cambia la giacca e la gonna,
    deve andare via.
    Si spengono i lunghi tramonti,
    il cielo si toglie il rossetto,
    l'azzurro ti bacia e tu ti addormenti
    nel buio perfetto.


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    FILASTROCCA BALLERINA
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.8/2013 Agosto

    Balla balla, bella bimba,
    balla bene!
    Salta a molla, vola sopra
    le altalene!
    Fai la palla che rimbalza,
    fai girandole di braccia,
    corri scalza,
    fai le smorfie con la faccia!

    Guarda il sole, sembra fermo,
    gialla palla.
    Però appena tu ti giri
    il sole balla!
    Balla il mondo come un matto,
    se tu balli balla tutto,
    e se un albero ti vede
    batte batte la radice
    come un piede.

    I giocattoli li muovi
    con le mani.
    Gli fai fare giochi nuovi,
    giochi strani.
    Però poi, quando ti stufi
    e non vuoi giocare più,
    tu li molli,
    ti alzi e balli, e quando balli...

    Quando balli
    il tuo giocattolo sei tu!


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    FILASTROCCA CHE NON È
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.9/2013 Settembre

    Uno due e tre
    Tu sei mamma e non sei me
    Tu sei tu e non sono io
    Naso tuo non è mio
    Pancia tua non è schiena
    Bocca vuota non è piena
    Bocca aperta non è chiusa
    La mia scuola non è casa
    Casa nostra non è vostra
    Altalena non è giostra
    Pantalone non è gonna
    La bambina non è donna
    Il bambino non è uomo
    Il folletto non è gnomo
    La matita non è gomma
    Perché il babbo non è mamma
    Perché il sole non è fuoco
    E il bambino non è un gioco
    Il bambino sono io
    Questa casa è il posto mio
    Dove corro in braccio a te
    Che sei mamma e non sei me


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    FILASTROCCA DELLE FACCE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.10/2013 Ottobre

    Oggi è una bella giornata.
    Questa è la faccia di Oggi (faccia).
    E questa è la Bella Giornata (faccia).

    Mamma non ha il mal di testa.
    Questa è la faccia di Mamma (faccia).
    E questo era il suo Mal di Testa (faccia).

    Fra poco è l'ora di pranzo.
    Questa è la faccia di Poco (faccia).
    E questa era l'Ora di Pranzo (faccia).

    Guardiamo insieme un bel film?
    Questa è la faccia di Insieme (faccia).
    E questa è la faccia di Film (faccia).

    Apri i tuoi occhi, apri le braccia,
    perché ogni cosa del mondo ha una faccia.
    Guardala, chiamala, falle un sorriso.
    Falle le facce con il tuo viso.
    Tienila in fondo e non perderla più.
    Questa è la faccia di Mondo (faccia).
    E questa è la faccia di Tu.


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    INDOVINELLO DI CHI STA ARRIVANDO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.11/2013 Novembre

    Nonna, sento un rumore nelle scale:
    indovina indovina chi sarà?
    è l'Assassino Nero col Pugnale
    che vuol mangiare un po' del tuo gelato.
    Nonna, non farlo entrare!
    Se n'è andato.

    Nonna, sento un rumore nella porta:
    indovina indovina chi sarà?
    è la Vampira Che Non è Mai Morta
    che vuol bere un bicchiere d'aranciata.
    Nonna, non farla bere!
    Se n'è andata.

    Nonna, sento il rumore della chiave:
    indovina indovina chi sarà?
    è il Pirata Fantasma della Nave
    che vuol vedere un cartone animato.
    No, non farlo guardare!
    Se n'è andato.

    Nonna, sta per entrare qui in cucina:
    indovina indovina chi sarà?
    Non dire più indovina: lo so già.
    Toglie la giacca, posa la borsa,
    mi chiama e io vado di corsa.
    Mi prende in braccio, e chi sarà?
    Facile: è il mio papà.


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    FILASTROCCA DI NATALE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.12/2013 Dicembre

    Cento Natali, Natali, Natali!
    Fammi regali, regali, regali!
    Dammi giocattoli, dammi balocchi!
    Barbie e scoiattoli, spade e pinocchi!
    Luci, vetrine, montagne di giochi,
    fin sopra gli occhi!

    Ma così gli occhi non vedono bene
    cosa succede in quella buia notte.
    Non sanno che c'è qualcuno che viene
    con passi piccoli, parole zitte.
    Che sta accadendo qualcosa di nuovo:
    nel mondo chiuso, come in un uovo,
    proprio nel cuore di nonno dicembre,
    nella sua notte che dura per sempre,
    ormai si sente, ora è vicino.
    Proprio in quel buio profondo d'inverno
    rinasce il sole, come un bambino.
    Ed è un Bambino Eterno.


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    NINO E NINA DI GENNAIO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.1/2014 Gennaio

    Dice Nina: "Ora è gennaio!"
    Dice Nino: "Sono un ghiacciaio!"
    Dice Nina: "E io sono il vento!"
    Dice Nino: "E io lo sento!"
    Nina soffia in faccia a Nino,
    ridono e corrono per il giardino.
    Nino è il ghiaccio che si scioglie,
    apre la giacca e se la toglie.
    E allora Nina si toglie la sciarpa,
    e allora Nino si toglie una scarpa,
    e allora Nina si toglie la cuffia.
    Ghiaccio che squaglia, vento che soffia!
    Vengono mamme, terrorizzate:
    "Ma siete matti, che cosa fate?
    Rivestitevi immediatamente!"
    Il gioco finisce, il freddo si sente,
    il vento si ferma, il ghiaccio righiaccia,
    un giro di sciarpa nasconde la faccia.
    Il sole al tramonto è un soldo d'argento
    che cade freddo nel salvadanaio.
    Dice Nino: "Che freddo che sento!"
    Dice Nina: "Perché è gennaio!"


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    NINO E NINA DI FEBBRAIO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.2/2014 Febbraio

    È febbraio, comincia Carnevale.
    Dice Nina: "Farò la principessa"
    Dice Nino: "E io l'eroe spaziale"
    "Ma fai sempre lo stesso!"
    "E tu sempre la stessa!"
    "E allora mascheriamoci, però da cose strane!"
    Nina si maschera da vetro di finestra.
    Nino si maschera da cacca di cane.
    Nina si maschera da gonna di maestra.
    Nino si maschera da nespola di bosco.
    Nina gli dice: "Così ti riconosco!"
    Arrivano le mamme, è tempo di vestirsi,
    coi bei costumi veri per andare a divertirsi.
    Si vestono, si guardano, si prendono un po' in giro.
    Lei da fatina.
    Lui da vampiro.
    Si mettono la maschera, si guardano allo specchio.
    Si avvicinano, si parlano all'orecchio.
    "Con questo vestitino – con questa mascherina,
    mi sento un po' cretino – mi sento un po' cretina"
    Ma poi finisce Carnevale!
    "Meno male!"
    "Così son Nina ogni mattina"
    "Per fortuna!"
    "E io son Nino, sempre io"
    "L'amico mio!"


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    NINO E NINA DI MARZO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.3/2014 Marzo

    "Fuori è marzo", dice Nina:
    "Che facciamo?"
    "Fuori piove", dice Nino:
    "Disegniamo"
    Per disegnare marzo,
    con il suo grande cielo,
    bisogna stare in due su un foglio solo.
    Nina disegna il sole
    di una mattina bella.
    Nino fa un nuvolone e lo cancella.
    Allora lei fa il vento,
    che scaccia il nuvolone.
    Lui nel vento disegna un aquilone.
    Nina disegna il filo,
    che arriva giù a una spiaggia.
    Poi due fili, tanti fili, ed è la pioggia.
    Fuori però non piove,
    tutto il cielo si muove:
    marzo disegnatore in un momento
    cancella via le nuvole
    con la gomma del vento.
    Nina dice: "Usciamo!"
    Nino dice: "Corriamo!"
    Le mamme disperate:
    "Mettete le giacchette!"
    Ma i bambini non sentono ragione:
    "C'è il sole, che giacchetta!"
    "C'è il sole, che maglione!"
    Fuori marzo li aspetta
    con un bel gavettone.


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    NINO E NINA D'APRILE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.4/2014 Aprile

    "Aprile! Aprile! Aprile!
    Aprite la finestra!
    Ormai è primavera!
    L'ha detto la maestra!"
    Nina in cucina grida:
    "Finiti i giorni brutti!"
    Si sente fino in strada:
    "Aprile! Aprite tutti!"
    La sentono i piccioni
    e aprono le ali.
    La sentono i signori
    e aprono i giornali.
    La sentono i giardini:
    aprono tutti i fiori.
    La sentono i bambini:
    guardano tutti fuori.
    "Aprile! Apriti sesamo!
    dài, Nino, apri la porta!"
    Nino le apre subito,
    però ha la luna storta.
    "Che cosa gridi, sciocca!
    Ma chiudi quella bocca!"
    Va bene, Nina tace.
    Ma è aprile, lei ne è certa,
    e allora senza voce,
    ma con la bocca aperta,
    continua a dire:
    "Aprile! Aprile! Aprile!"


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    NINO E NINA DI MAGGIO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.5/2014 Maggio

    Nina indica a Nino:
    "C'è maggio tutto intorno!"
    E Nino fa un inchino:
    "Signor maggio, buongiorno!"
    "Facciamo" dice Nina,
    "che è il mese dei saluti"
    I due bambini giocano
    a salutare tutti.
    "Buongiorno, zia mattina!"
    "Buongiorno, zio giardino!"
    "Buongiorno, lampadina!"
    "Buongiorno, lavandino!"
    "Ciao, zia terra e zio albero!"
    "Ciao, zio mare e zie onde!"
    "Buongiorno, nonno Angelo!"
    "Ma a noi chi ci risponde?"
    "Buongiorno a tutti quanti
    per la giornata intera!"
    E la sera risponde:
    "Buona sera!"

    Buonasera, zia sera!
    Benvenuto, zio maggio!
    E buona primavera!
    E quando andrai, buon viaggio!
    Nina si è un po' stufata,
    Nino si annoia un poco.
    è una bella serata,
    faranno un altro gioco.
    "Siediti qui vicina"
    "Siediti qui vicino"
    "Buon ogni giorno, Nina"
    "Buon ogni gioco, Nino"


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    NINO E NINA DI GIUGNO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.6/2014 Giugno

    Ecco che arriva giugno, si può stare in balcone.
    Profumo di basilico e bel sole arancione.
    Nina veste la bambola con petali di rose,
    Nino, chino, gioca ad aggiustare cose.

    Ha una pinza giocattolo, un martellino nero,
    le forbici di plastica e un cacciavite vero.
    Osserva tutto intorno, esplora sopra e sotto,
    in cerca di qualcosa che si è rotto.

    "Si è rotta la mia bambola!", dice Nina, agitata.
    Due tocchi di martello: toc! toc! Aggiustata.
    "Si è rotta quella rosa! Il vento l'ha spezzata!"
    Due morsetti di pinza: gnac! gnac! Riparata!
    "Si è rotta la girandola, girando si è svitata!"
    Due giri al cacciavite: gik! gik! Sistemata!

    Nina molla la bambola: ormai è bell'e vestita.
    Chiede a Nino il martello, lo stringe fra le dita.
    La squadra insieme aggiusta una scarpa, le viole,
    la ringhiera di ferro, due nuvole ed il sole.

    "Bambini, è ora di pranzo! Mezzogiorno passato!"
    "Chi lo dice?" – "L'orologio!"
    Toc! Toc!: "Aggiustato!"
    Rimane una mezzora. "Nina, giochiamo ancora!"


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    NINO E NINA DI LUGLIO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.7/2014 Luglio

    Luglio, tutti in vacanza:
    Nina e Nino in campagna.
    Il vento corre e danza,
    la pioggia cade e bagna,
    il sole torna e asciuga
    e poi tramonta lento
    come una tartaruga
    in un cielo d'argento.

    Gli uccelli lo salutano
    fischiando la gazzarra,
    e i due bambini escono
    nel profumo di terra.
    Nino fischia benino,
    Nina non è capace:
    allora dice a Nino
    e lui traduce.

    "Salutami gli uccelli"
    E Nino: "Fìu fìu-fìp!"
    "Digli che sono belli"
    E Nino: "Fìu cip!"
    "Chiedigli perché cantano"
    E Nino: "Firri-pìo!"
    "Che cosa hanno risposto?"
    "E cosa ne so, io!"
    "Ma tu cosa gli hai detto,
    con quei fischi e quei trilli?"
    "Non lo so! è la lingua degli uccelli!"


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    NINO E NINA D'AGOSTO
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.8/2014 Agosto

    Agosto, bel mattino.
    In spiaggia Nina e Nino
    sopra il bel mare liscio
    giocano col boccaglio.
    Lo usano al rovescio, però meglio!
    Lo tengono sì in bocca,
    però fuori dall'acqua,
    e con la punta immersa dentro il mare,
    e giocano a parlare,
    a un gioco strano e folle
    che chiamano: Telefonino a Bolle.

    "Blo-blo, pronto? Ci sei?"
    "Blo-blo, da dove chiami?"
    "Blo-blo, pronto? Chi sei?"
    "Blo-blo, come ti chiami?"

    "Ti chiamo da sott'acqua,
    sotto l'onda che sciacqua.
    E sono qui vicino,
    mi chiamo pesce-Nino!"

    "Io son Nina-balena,
    una balena nana.
    Mi vedi così piccola
    perché sono lontana"

    "Blo-blo-blo, balenotto!"
    "Blo-blo-blo, c'è un canotto!"
    "Blo-blo-blo, due persone!"
    "Blo-blo-blo, immersione!"

    E le mamme li guardano,
    perplesse si domandano:
    come mai sono zitti come pesci?
    Perché parlano a bolle dentro il mare!
    E tu prova a capirli, se ci riesci!


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    NINO E NINA DI SETTEMBRE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.9/2014 Settembre

    Settembre, andiamo via.
    Finita la vacanza.
    Ritorno a casa mia.
    Sono nella mia stanza.
    Leggo il mio giornalino.
    C'è scritto cosa fanno Nina e Nino.

    Nino fa un videogioco,
    però s'annoia un poco.
    Nina ha un libro e lo sfoglia, ma non ne ha molta voglia.
    Settembre è un mese strano.
    è come un aeroplano
    che passa piano piano,
    e tu gli fai un saluto con la mano.

    Nina chiude il suo libro
    e tira su il telefono.
    Nino risponde subito
    e già suona il citofono.
    Sorridono di gioia.
    "Che noia!"
    "Che noia!"
    "Settembre ha un nome stupido"
    "è una parola buffa"
    "E come lo chiamiamo?"
    Ridono insieme:
    "UFFA!"


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    NINO E NINA D'OTTOBRE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.10/2014 Ottobre

    "Ottobre dice otto"
    "Novembre dice nove"
    "Dicembre dice dieci"
    "E tu che cosa dici?"

    è ottobre, Nino e Nina,
    sui quaderni, in cucina,
    stan parlando, giocando,
    scrivendo e disegnando.

    "Quei mesi han nomi stupidi:
    son fatti con i numeri:
    ottobre, novembre..."
    "Ma tu li puoi chiamare come vuoi"
    "E poi non c'è cinquembre"
    "Ce lo mettiamo noi"

    Disegnano cinquembre:
    è il mese in cui si pettinano i grilli.
    Disegnano quattrembre:
    è il mese in cui si puntano gli spilli.
    Disegnano treembre:
    è il mese in cui si baciano finestre.
    Disegnano duembre:
    è il mese in cui si cuociono maestre.

    E il primo mese? è uno!
    Lo chiameranno Nino.
    "è il mese di Ninembre,
    nostro mese segreto"
    "Che durerà per sempre,
    perché l'abbiamo detto
    con parole segrete mie e tue:
    Ninembre vuole dire tutt'e due!"


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    NINO E NINA DI NOVEMBRE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.11/2014 Novembre

    È novembre, son le quattro,
    ha un gran sonno anche la luce,
    anche il sole quatto quatto
    scende a cuccia.

    Nina cerca l'amichetto
    alla sua solita ora,
    ma le dicono che è a letto,
    dorme ancora.

    "Nino, dài, mettiti bene"
    lei gli dice, "fammi largo.
    Ora cadevamo insieme
    in letargo"

    Come il topo, il pipistrello,
    lo scoiattolo, il castoro...
    Ma t'immagini che bello!
    Beati loro!

    Si appallottolano bene
    e ti dicono, una sera:
    "Ci vediamo quando viene
    primavera!"

    Grigio e sonno di novembre,
    freddo e noia sono in giro,
    tutto il mondo vuole diventare
    ghiro.

    Son le cinque, cioccolata
    bolle piano sopra il fuoco.
    Nina è a letto, addormentata,
    ma per gioco.

    "Bimbi, è pronta la merenda!"
    E son lì, ben svegli e alzati.
    "Ma non eravate ghiri
    addormentati?"

    "Sì, ma con la cioccolata
    bella calda, dolce e nera,
    facevamo che è arrivata
    primavera"


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    NINO E NINA DI DICEMBRE
    Periodici San Paolo, "G Baby", n.12/2014 Dicembre

    Viene dicembre, nevica e piove,
    Nina si veste da freddo di neve,
    Nino si veste da fine dell'anno.
    Cos'è una fine i bambini lo sanno.

    Metti il giacchino che il gioco è finito.
    C'è il bastoncino, finito il gelato.
    Finito il giorno, sonno che viene.
    Finito il film, c'è scritto FINE.

    Finito l'anno, davanti alla scuola,
    con le maestre, in mezzo all'aiola,
    dopo che nevica, prima che piove,
    i bimbi fanno un pupazzo di neve.

    Ma il giorno dopo ha piovuto molto
    e quel pupazzo di neve s'è sciolto.
    Tutti i bambini hanno messo il cappotto
    e nell'aiola hanno pianto a dirotto.

    Nina gridava: "Dov'è finito?"
    Nino piangeva: "Dov'è sparito?"
    "Ieri era qui, oggi dov'è?"
    "Maestra, spiegami! Dimmi perché!"

    Non è sparito, è solo nascosto!
    Non è sparito, ha cambiato di posto!
    È come l'anno, parte e ritorna.
    È sempre qui ma ha cambiato di forma.

    Anche il pupazzo Anno Vecchio è passato,
    l'uno gennaio sarà già squagliato.
    Lascia ricordi, qualche rimorso,
    cambia la forma e diventa Anno Scorso.

    Ciao Anno Scorso, ciao Nina e Nino!
    Qui vi saluta lo scrittore Bruno.
    Perché Anni Nuovi vengono e vanno,
    mentre i bambini crescono e stanno.

    Cambia il poeta, resta la rima,
    ed il pupazzo è più bello di prima.
    Perché ricorda, bambino laggiù:
    il vero Anno Nuovo sei tu!



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    Questa pagina è stata creata il 14 febbraio 2011, e aggiornata l'ultima volta il 31 ottobre 2014


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