Bruno Tognolini
RIME INDOVINELLE
Poesie con la scusa degli indovinelli
Indovinelli con la scusa delle poesie


Disegni di MARCO LORENZETTI
CARLO GALUCCI EDITORE, dicembre 2019

96 pagine a colori - € 9,90


Con che cosa si indovina in questo libro,
con la rima o con l'indovinello?
Sono Rime Indovinelle: con tutti e due.
L'indovinello intero parla alla mente,
con la mente si ragiona e si indovina (se si indovina…).
L'ultimo verso parla all'orecchio:
si dice la rima che viene in orecchio, e si indovina.
Bisogna leggere a voce alta, meglio in molti, indovinare,
e poi tornare indietro per vedere se è giusto.
E per godersi la poesia.



 PRESENTAZIONI
  • La copertina distesa
  • Un'altra onesta operina di poesia applicata
  • Due ali per indovinare
  • Il gusto di dire forte tutti insieme
  • Come si possono giocare coi bambini


  •  QUATTRO ASSAGGI
  • Degli animali, 1
  • Di cose che cambiano, 16
  • Del tempo che passa, 25
  • Di cose difficili, 39

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    di Bruno Tognolini




    Presentazioni



    Un'altra onesta operina di poesia applicata


    In varie pagine di questo sito (Rime d'Occasione, Rime Raminghe, Rime Rimedio) è argomentata l'idea della coppia, non antitetica e neanche antipatica, di poesia pura e poesia applicata: la poesia pianoforte e la poesia fisarmonica, che hanno identica tastiera ma usi diversi; la "poesia per" che dicevano i greci ("per" = epì, quindi epì-tafio, epì-talamio, epì-nicio: poesia per la morte, per le nozze, per la vittoria); le rime che tante persone mi chiedono per gli usi applicativi più diversi. Io amo e frequento entrambe le forme, sebbene con una certa prevalenza della poesia applicata. Prevalenza, non dominio esclusivo: nei primi mesi del 2020, per esempio, dovrebbe uscire un libro sostenuto da rime d'una purezza mistica totale, narranti l'eterna creazione puerile del mondo.
    Qui invece presento un'altra prova di poesia applicata, con altra e nuova applicazione della maestria/mestiere rimatorio a uno scopo preciso: per quanto possa dirsi preciso il lavoro mentale giocoso dell'indovinello. Son nate queste Rime Indovinelle in certi miei antichi incontri con le scolarresche, come gioco-ragionamento coi bambini sul senso e il valore della parola in rima e metro: qui sotto è spiegato per bene. Ma vivo resta il mistero, la speranza, la scommessa: rendere Utile un umano artefatto lo rende sempre e giocoforza meno Bello? Esiste di certo l'Inutile ma anche forse la Utile Bellezza, quella che sapientemente ci raccomanda Maurizio Maggiani ne "Il viaggiatore notturno"? E dunque le rime di questo libro saranno - come espone il sottotitolo che appare qui nel sito e non nel libro (per ora) - poesie con la scusa degli indovinelli, o indovinelli con la scusa delle poesie?

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    Due ali per indovinare
    Questo libro ha una genesi ultraventennale. È nato intorno a un nucleo di filastrocche scritte per dare gioco ed esempio al mio storico ragionamento delle Due Ali, offerto mille volte in mille (numero non iperbolico) incontri coi bambini nelle scuole e biblioteche d'Italia.

    "Le filastrocche hanno due ali - mille volte dicevo - : Ala del Senso, che porta il senso, il significato, ciò che la filastrocca vuole dire; e Ala del Suono, che porta il suono, il ritmo, la rima, il metro, le vocali, le cadenze. Queste due ali devono battere insieme in armonia. Per capirlo meglio, con un esempio, vi farò un po' di filastrocche indovinello. In queste filastrocche la soluzione ve la dà l'Ala del Senso: voi sentite i versi, ragionate sul loro senso, sul significato, e capite che animale è (i primi sono indovinelli di animali); e la soluzione ve la dà l'Ala del Suono: perché fa rima con l'ultimo verso; voi sentite il suono dell'ultima rima, dite la prima parola che vi viene in mente con quel suono, e probabilmente sarà la soluzione. È più facile e farsi che a dirsi, sentite qua...".

    E a questo punto, come primo esempio, arrivava quella che ora è la numero 3 di questo libro:
    Pelliccia dura che salva la vita
    Se mi accarezzi ti pungi le dita
    Se mi minacci mi chiudo e mi arriccio
    Non puoi sbagliarti, io sono un...
    E tutti i bambini insieme: "RICCIO!"
    Va bene, un'altra.
    Vive ai bordi dello stagno
    Se la tocchi fa un bel salto
    Prima a secco poi a bagno
    Grida forte e salta in alto
    Bocca larga, faccia strana
    Hai capito chi è? La...
    E tutti insieme in un solo urlo: "RANA!!!"

    Giusto, però... - dicevo - Ora la rifacciamo, vedendo come battono le due ali, verso per verso. Anzi, poiché l'Ala del Suono, la Rima Suggeritrice che col suo suono suggerisce la soluzione, quella arriva solo alla fine, all'ultimo verso, allora vediamo l'Ala del Senso, il significato, che batte in tutti i versi, dall'inizio. Vediamo come potrebbe essere il ragionamento sul significato di ogni verso; come verso dopo verso si precisa, esclude le possibili varianti, stringe le possibili soluzioni; insomma, fa capire di che animale si parla. Vediamo.
    Voi sentite:

    Vive ai bordi dello stagno
    E pensate: rana, rospo, anatra, libellula, biscia...

    Se la tocchi fa un bel salto
    E pensate: via la biscia, via la libellula, via l'anatra che non saltano; restano rana e rospo.

    Prima a secco poi a bagno
    E pensate: rana e rospo, perché tutti e due stanno in acqua e sul terreno.

    Grida forte e salta in alto
    E pensate: rana e rospo, perché tutti e due gracidano e saltano.

    Bocca larga, faccia strana
    Hai capito chi è? Il... rospo?


    "NOOO! LA RANA!”, gridano quasi adirati i bambini.
    Certo, la rana. Avete capito le due ali?
    L'Ala del Senso dice che la soluzione potrebbe essere anche ROSPO.
    L'Ala del Suono dice che la soluzione può essere solo RANA.

    E tutte e due insieme dicono questa filastrocca indovinella.
    E tutte le altre filastrocche, che volano quando le due ali battono bene in armonia.

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    Il gusto di dire forte tutti insieme
    Così son nate le prime Rime Indovinelle.
    Anzi, per l'esattezza e la filologia: di quelle che usavo in origine nelle scuole appaiono in questo libro solo la Rima 2, la 31 e la 32; altre scritte per la stessa funzione maieutica (la Rana, la Talpa, il Cane, il Gatto) in questa raccolta, per ragioni di uniformità metrica, non sono entrate.
    Io però avevo ben visto, negli anni, il gran gusto che provavano quei bambini nel concludere gridando in coro la Rima-Soluzione: e presto le Rime Indovinelle si sono espanse ad altre occasioni, extra-scolastiche, meno maiueutiche, solo di lieto grido corale di responsorio. Con una marcia in più: rispetto ad altre e varie forme di responsori in rima che si sentono negli stadi, nelle manifestazioni, nelle messe, e che io stesso molti anni dopo ho messo in opera nel Festival Tuttestorie con le quartine dei Magari, nelle Rime Indovinelle il piacere di dire forte tutti insieme è speziato ulteriormente dal pepe mentale dell'emigmistica, dell'indovinello, del quiz. Insomma piacciono: e anche se gli indovinelli son facili (ma gli ultimi dieci meno), piace gridare insieme la soluzione.

    E allora via, per ben tre anni nel Festival Tuttestorie di Cagliari son risuonate, dette dagli attori nelle parti spettacolari del festival, di cui io curavo i testi, due dozzine di Rime Indovinelle; che con mio grande sollievo dal verba volant delle labili scritture teatrali si radicano ora nello scripta manent delle stabili pagine di un libro.
  • Per il Festival Tuttestorie dell'anno 2008, il cui tema erano gli ANIMALI, sono state scritte quelle che in questo libro sono le Rime 1, 3, 4, 5, 6, 7 e 8.
  • Per l'edizione dell'anno 2009, tema dei MUTAMENTI, sono state scritte tutte e dieci le Rime del capitolo "COSE CHE CAMBIANO" di questo libro: le Rime 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20.
  • Dell'anno 2010, per il tema della NOTTE, sono le Rime 21, 22, 23, 24 e 25.
  • Tutte le altre sono originali, scritte per questo libro.

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    Come si possono giocare coi bambini
    Io le ho sperimentate - poche volte perché ora che scrivo queste note il libro non è ancora in commercio - giocando la carta del test d'autore. Ponendo ai bambini una serie di quesiti che mi facessero comprendere, a me che l'ho scritto, dove il meccanismo del libro funziona e dove no, e come, e perché. E loro, coinvolti come sperimentatori, si divertivano ed esercitavano il senno.
    Chiedevo loro, per esempio:

  • A che verso della filastrocca avevano cominciato a intuire la soluzione
  • Quali parole li avevano orientati
  • Quali parole aiutavano troppo
  • Quali parole al contrario depistavano
  • Quali illustrazioni li avevano aiutati
  • Quali illustrazioni aiutavano troppo
  • Quali altre illustrazioni si potevano invece fare (bellissimo spunto: vedi sotto)
  • Quali soluzioni avevano indovinato più dal testo che dalle illustrazioni
  • Quali viceversa
  • Quali da tutte e due nello stesso momento
  • E così via.

  • Questi dialoghi, quando funziona, son coinvolgenti e divertenti, di quella gioia di quando girano le menti. Per esempio le domande sulle illustrazioni. Chiedere quali altre si potevano fare per non suggerire troppo è portarli pari pari dentro il compito e il dilemma di Marco Lorenzetti: alludere, suggerire la soluzione senza raffigurarla. L'indovinello della Cacca, per esempio, Lorenzetti l'ha risolto con un bambino seduto su un water. Troppo facile, concordavano tutti. E cosa avreste fatto voi allora? Dopo varie inevitabili spiritosate, un bambino di quarta ha suggerito: una porta socchiusa con nuvolette di puzza che escono, e un fratellino che fa una smorfia. Ancora: la Rima Indovinella del Natale. Hanno convenuto che il vecchio non sembra subito e per certo Babbo Natale, perché non ha il cappello. Ma, suggerivano, poteva fargli l'abito verde, o blu. Perché è con lui che hanno subito indovinato.
    Non ho trovato, non ho cercato, non ho voluto tentare invece stratagemmi maieutici per cavare dalla loro esperienza tracce d'incanto. Piste blande di poesia. Non so, non m'azzardo. Se qualche punto di qualche Rima Indovinella, pur protesi nel compito enigmistico agonistico, li ha fatti appena un poco trasalire, appena di un passetto scivolare su qualche repentina visione, questo noi non potremo saperlo. Ma solo sperarlo. Che è poi compito onesto di un poeta: lampeggiare, nel ritmo sonoro del giorno e del gioco, qualche barbaglio fugace di bellezza. Magari applicata.


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    Quattro Rime Indovinelle dalle quaranta


    DEGLI ANIMALI, Rima 1





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    DI COSE CHE CAMBIANO, Rima 16





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    DEL TEMPO CHE PASSA, Rima 25





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    DI COSE DIFFICILI, Rima 39





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    Questa pagina è stata creata il 27 novembre 2019 e aggiornata l'ultima volta il 27 novembre 2019


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